Le cinque terre: paradiso o realtà?

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Le Cinque Terre: come in un sogno, come in una favola. Uno di quei luoghi che almeno una volta nella vita deve essere visitato

Siamo in Liguria, nelle Cinque Terre: un frastagliato tratto di costa della Riviera ligure di levante, in provincia di La Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o come si diceva in antichità “Le Cinque Terre”. Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore. Cinque “gioielli” che da anni ormai, accolgono un incredibile flusso di turisti provenienti da tutto il mondo. Da 20 anni, questi 5 borghi, fanno parte della lista dei Patrimoni Unesco: «La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l’armoniosa interazione stabilitasi tra l’uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società.». Ecco perché gli esperti dell’Unesco scelsero di inserire quest’area geografica nella lista dei patrimoni del mondo.

Caratteristiche geografiche uniche, un territorio scolpito da secoli di storia, che ha saputo conquistare i turisti di tutto il mondo: ad oggi le Cinque Terre, sono considerate una delle più suggestive attrattive costiere d’Italia, per il loro contesto collinare, a ridosso del mare, aspro ed accidentato, addolcito dalla costruzione di terrazzamenti o fasce per la coltura, e che cala a strapiombo sul mare. L’opera dell’uomo, nei secoli, ha modellato il territorio costruendo i famosi terrazzamenti sui declivi a mare, dovuta alla particolare tecnica agricola usata per sfruttare per quanto possibile i terreni posti in forte pendenza che digrada verso il mare, facendone così uno dei più caratteristici e affascinanti paesaggi della Liguria, dell’Italia e del mondo.

Iniziamo parlando di Monterosso, il più grande borgo delle Cinque Terre i cui primi cenni storici risalgono al 1201. Il paese è suddiviso in due da un promontorio con un “cunicolo” di un centinaio di metri, da una parte la zona di Fegina, dall’altra il porto vecchio. Nell’area di Fegina, dove è ubicata la stazione ferroviaria, sono presenti numerosissime attività turistiche, che fanno da cornice ad un’incantevole spiaggia ed una originale statua alta 14 metri, che raffigura il dio Nettuno.  Da quì inizia un sentiero alquanto faticoso ma con un panorama stupendo che in circa un’ora di cammino porta fino a Punta Mesco e poi eventualmente con un’altra ora e mezzo a Levanto. A Monterosso è la spiaggia più grande, giudicata dalla rivista americana “Forbes” tra le 25 più sexy del mondo. La sabbia è a tratti ghiaiosa e a tratti fine, intervallata da scogli suggestivi, come quello di Mapassu o il Quarto, che i turisti letteralmente adorano.

Considerata come la più suggestiva delle Cinque Terre, Vernazza viene raccontata per la prima volta nel 1080. Il notevole livello economico e sociale raggiunto dal borgo già nel Medioevo è ancora oggi testimoniato dalla particolare conformazione urbanistica e dalla presenza di elementi architettonici di grande pregio, nobili ed eleganti, come logge, chiese, torri e porticati. Il paese è dominato dai resti del “castrum”, delle fortificazioni di origine medievale risalenti all’XI secolo. L’abitato è costituito da abitazioni separate tra loro da un’unica via centrale e, perpendicolarmente, da ripide scalinate dette “arpaie”. Il monumento storico di maggior rilievo è Santa Margherita di Antiochia, una chiesa di stile romanico-genovese, la cui costruzione risale al XIII secolo, e in cui sono riconoscibili un corpo medievale e uno rinascimentale.

Corniglia, è l’unico borgo delle Cinque Terre non a contatto con il mare, sorge sopra un’incredibile promontorio roccioso. Le sue case, dalla forma bassa e larga, sono molto simili a quelle dell’entroterra piuttosto che alle tipiche abitazioni marittime, a testimonianza che la tradizionale vocazione del paese è da sempre più rivolta alla terra che al litorale. Nel piccolo borgo il monumento più importante è la Chiesa di San Pietro, con uno stile gotico-genovese a farla da padrona, datata 1350. La sua facciata, impreziosita da un rosone in marmo, è arricchita da molte decorazioni, tra cui un bassorilievo che raffigura un cervo, l’emblema del paese. Interessanti sono anche l’Oratorio dei Disciplinati, risalente al Settecento e da cui si gode una vista mozzafiato sul mare, e il largo Taragio, la piccola piazza principale di Corniglia, che è considerato come il cuore pulsante del borgo.

Manarola è un piccolo gioiello urbanistico: ricca delle tipiche case-torri, di stile genovese, che tanto ammaliano la vista dei visitatori. Il piccolo borgo, fondato durante il XII secolo, ha un nome che deriva probabilmente da un’antica “magna roea”, una grande ruota di mulino presente in paese. Le prime testimonianze sul paese, risalenti al Duecento, sono relative alle vicende dei Fieschi, mentre nel XVI secolo si ha notizia di una sua strenua resistenza alle incursioni dei pirati. Il monumento principale della frazione è la chiesa di San Lorenzo, la cui costruzione risale al 1338 ad opera degli abitanti di Manarola e di Volastra, come ricorda la lapide sulla facciata. La pianta è a tre navate, mentre la facciata è impreziosita da un rosone di dodici colonne. Importante anche il campanile staccato dal corpo principale della chiesa probabilmente perché, in origine, aveva compiti difensivi.

L’ultimo borgo delle Cinque Terre è Riomaggiore: solo nel 1251 si hanno tracce di questo piccola comunità, quando gli abitanti del distretto di Carpena, sparsi a mezza costa, giurarono fedeltà alla Repubblica di Genova. Tra il Duecento e il Trecento gli abitanti di questi insediamenti decisero di scendere verso il mare e dare vita al paese. Riomaggiore oggi, vanta monumenti di grande interesse, tra cui San Giovanni Battista, una chiesa eretta nel 1340 a tre navate con quella centrale doppia rispetto alle laterali e l’Oratorio di Santa Maria Assunta che ospita un Trittico quattrocentesco e una statua lignea del Trecento raffigurante la Madonna. Importante è anche il Castello che domina il centro storico.

In quest’area i turisti, oltre ad ammirare secoli di storia da panorami mozzafiato, potranno anche assaporare un turismo sportivo, con il trekking a farla da padrone: infatti sono numerosi i sentieri presenti nell’area, dei quali molti collegati tra loro. Anche la pesca è un diversivo per chi volesse trascorrere una vacanza fuori dagli schemi. Insomma, le Cinque Terre, in vista delle vacanze estive meritano di essere considerate, puntando anche ad assaporare un’eccellenza gastronomica degna di nota, che oltre a conquistare la vista, conquisterà il palato. Una località fuori dagli schemi, fuori dalla solita routine, in grado di far rivivere emozioni, suggestioni ed in grado di regalare la pace interiore, oltre che a restarci nel cuore.