Patrizia Fabri e le api, la collezione della hat maker romana sarà esposta a Parigi

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La collezione SS17 di Patrizia Fabri sarà esposta dal 30 settembre al 3 ottobre al TRANOI? di Parigi

Da sempre Patrizia Fabri, sofisticata designer e storica della moda ha un’idea in testa: il cappello che, lei ne e? assolutamente convinta, e? un accessorio as- solutamente indispensabile allo charme e all’eleganza femminile, Patrizia ha fatto numerose e convinte proselite e il suo negozio romano di Via dell’Oca e? affollato di signore dai magni ci copricapi.

Ma, oltre che una supermodista, Patrizia Fabri e? anche un Brand che vende le sue creazioni, rigorosamente fatte a mano in un antico laboratorio vicino al Vaticano, sia on line da Luisa Via Roma, che in tanti negozi di tutto il mondo continuamente alla ricerca di sofisticati pezzi unici. Cosi? a Parigi, al Tranoi, da venerdi? 30 settembre a lunedi? 3 ottobre, verra? esposta la nuova Collezione della hat maker romana per la primavera estate 2017, con cui l’operosa Patrizia, da brava artigiana qual’e?, ha fatto un omaggio che le viene dal cuore ad un insetto speciale: le api. Meravigliose, infaticabili operaie, le api ci regalano ori e miele ma oggi sono seriamente minacciate dall’inquinamento e addirittura a rischio sparizione.

Come augurio e scongiuro, Patrizia ha riempito i suoi chapeaux, fatti a mano, stirati su forme di legno, con piccole api, realizzate manualmente una per una, con ciniglia e con delicate ali di paillettes trasparenti. Il cappello piu? grande e? realizzato in paglia di giunco, poi papier mache? e fettucce con lato in oro. I colori sono oro e bianco, i colori dell’ape regina e del miele. Frangia e? il nome di un’altra linea, sempre per l’estate prossima; e? realizzata con li di raf a e ispirata alla couture degli anni ‘50 e ‘60. Pratici e chicchissimi, per quanto grandi, i cappelli si possono piegare per riporli meglio sia in valigia che nel proprio armadio. I colori sono decisi: nero, bianco e rosso. E’ una Collezione di una stupefacente creativita? che trae sostegno da una conoscenza profonda della tradizione italiana del cappello.