Concedersi 45 minuti di sonno durante la giornata aiuta la memoria

Concedersi una “pennichella” di 45-60 minuti aiuta la memoria. A dichiararlo è una ricerca scientifica che spiega quanto riposare un po’ possa far bene al cervello

stanchezza-jpg_100238Chi cede a Morfeo in ufficio o fra i banchi di scuola fa bene e adesso ha anche una giustificazione da opporre a chi disapprova: i benefici cerebrali della ‘pennichella’. Parola di scienziati. Una ricerca tedesca svela il potere del pisolino: bastano 45 minuti a occhi chiusi per potenziare la memoria di 5 volte e, spiegano gli autori del lavoro pubblicato sulla rivista ‘Neurobiology of Learning and Memory’, “migliorare in modo significativo il successo dell’apprendimento”. Gli scienziati della Saarland University hanno anche stimato il tempo ideale di questo micro-sonno: 45-60 minuti per quintuplicare la memoria. Un effetto testato su 41 studenti ai quali è stato chiesto di imparare 90 parole e 120 coppie di parole non correlate fra loro. Al termine della sessione gli allievi sono stati divisi in due gruppi: al primo è stato consentito di schiacciare un pisolino, all’altro è stato fornito un Dvd da guardare.

Gli scienziati hanno poi verificato i livelli di apprendimento e il gruppo che aveva riposato ha mostrato i risultati migliori.”Dovremmo seriamente pensare agli effetti positivi del sonno quando le persone si trovano in contesti di apprendimento“, sottolinea Axel Mecklinger, che ha supervisionato lo studio. “Anche un riposo di breve durata, da 45 a 60 minuti, migliora di 5 volte il recupero di informazioni dalla memoria. Abbiamo esaminato la fase dei cosiddetti ‘fusi del sonno’, brevi raffiche di rapide oscillazioni nell’elettroencefalogramma, e sospettiamo che alcuni precisi contenuti, in particolare le informazioni precedentemente contrassegnate, vengano consolidati in particolare durante questo tipo di attività cerebrale“.