La campagna che ti dice se sei “puttana” o “santa” in base agli abiti che indossi

La campagna provocatoria per le pari opportunità delle donne lanciata dall’associazione Terre Des Femmes: perchè il valore della donna non si misura dai suoi abiti

ImmagineNon misurare il valore della donna dal tipo di abiti che indossa, “Don’t measure a woman’s worth by her clothes”, è la campagna di sensibilizzazione davvero molto curiosa lanciata da un’associazione svizzera Terra Des Femmes, che da sempre si batte per le pari opportunità delle donne e contro le loro discriminazioni nei vari aspetti della società: famiglia, lavoro, scuola, formazione, cultura.

Oggi, infatti, si è sempre più vittime di etichettature, che vengono affibbiate con superficialità solo perché l’altezza del tacco, la scollatura del vestito o la lunghezza della minigonna comunicano qualcosa agli altri, qualcosa però di sbagliato, che inevitabilmente finisce per disegnare un’immagine della donna completamente sbagliata dal suo essere. La campagna in questione è appunto Don’t measure a woman’s worth by her clothes, letteralmente, non misurare i valore di una donna dai suoi vestiti, una sorta di “l’abito non fa il monaco” che tanto spesso ripetiamo, senza capirne realmente il significato. Ed ecco che l’associazione ha creato delle immagini molto significative, in cui si vedono le gambe di una donna, o il suo tacco o la sua scollatura ed ad ogni centimetro più scoperto corrisponde un aggettivo con cui le persone andranno ad etichettarla.

Ed ecco che se la maglia è a collo alto la donna è giudicata come una troppo pudica, se è appena in evidenza è sfacciata, se è scollata è considerata “fuori”, se è molto scollata è “puttana” e così via dicendo anche per l’altezza dei tacchi e per la lunghezza della gonna. La campagna è importante perché  dimostra che dall’abbigliamento occasionale di una donna non si può certo capire la sua personalità né se è una puttana né se è una santa.