Social Eating, la bizzarra moda di andare a cena a casa di sconosciuti!

Si chiama Social Eating, ed è la nuova tendenza che sta spopolando in Italia, che unisce il bello di mangiare al bello di relazionarsi. Un invito a cena a casa propria, nulla di strano se non fosse che l’invito è rivolto a degli sconosciuti

original_Sopravvivere-alla-cena-di-Natale-singleLe nuove tendenze della società continuano a stupire, e chissà fino a dove oseranno spingersi. Quella che sta prendendo piede nelle città metropolitane più importanti di Italia è il fenomeno Social Eating, ovvero andare a casa di sconosciuti per condividere una cena insieme e farsi compagnia fra chiacchere e cibo. La nuova tendenza lega due degli aspetti più importanti di oggi, la cucina ed il web, infatti, tutto nasce in appositi siti  che si occupano di gestire il traffico degli utenti che vogliono partecipare a queste iniziative. Chi è interessato, pubblica l’ evento della cena in casa propria, specificando l’indirizzo, l’ora e la data nonchè il menù della serata. Dopodichè, gli utenti interessati aderiscono all’invito presentandosi poi all’appuntamento, il tutto caratterizzato dal fatto che sia chi invita sia chi partecipa alla cena sono perfetti sconosciuti, ovvero dei semplici utenti delle piattaforme online di Social Eating il cui unico contatto è stato quello virtuale di adesione all’invito.

022Davvero una tendenza molto bizzarra ma allo stesso tempo curiosa.  Qual è lo scopo? E’ molto semplice, più di quanto l’immaginazione possa pensare: cenare con altre persone, godendosi il cibo cucinato ed intavolare una conversazione piacevole scambiandosi opinioni. Insomma, un’attività abbastanza banale ed abituale se non fosse appunto che le persone non si siano mai viste prima d’ora. Ad oggi, in Italia sono già nati alcuni progetti di social eating, come Social Eating Milano di Sabrina Antenucci, la quale ha dichiarato che gli appuntamenti al buio a casa di sconosciuti spesso si rivelano una piacevole sorpresa in cui si scoprono belle persone con cui nascono rapporti di amicizia intensi.  Sem, è attivo solo da qualche settimana ma già sono stati organizzati molti happy hours e cene che si prospettano un successone.  E poi c’è il progetto Kitchen Stories, sempre realizzato per la città di Milano. In questo caso tre giovani chef mettono a disposizione la loro casa, dove hanno allestito una cucina professionale, per ricevere sconosciuti e servire loro la cena. Questa trovata, a differenza del progetto Sem, nasce invece per dare la possibilità a gruppi di persone, che già si conoscono ma anche sconosciuti, di andare a cena fuori casa ma non in un solito ristorante o locale bensì in casa dello stesso chef. L’idea è nata perché i tre organizzatori del progetto Kitchen Stories, hanno da tempo raccolto le lamentele dei propri clienti ed amici riguardo agli  alti prezzi dei ristoranti.

l_1398_Cena-a-casa-San-ValentinoMa Sem e Kitchen Stories non sono solo gli unici progetti di social eating: negli ultimi anni sono nati anche Ceneromane,  un gruppo di home restaurants rivolti maggiormente a turisti che non vogliono spendere nei ristoranti di lusso di Roma per assaporare la cucina locale, e partecipando a queste cene casalinghe realizzate dagli chef riescono a risparmiare senza rinunciare alla qualità dei piatti della cucina tradizionale.  E poi c’è kitchenparty.org e peoplecooks specializzato per il target di studenti fuori sede che spesso non cucinano in casa per noia e che dunque rivolgendosi alla community aderiscono ad inviti aperti a casa di altri studenti, il tutto sempre in un ambiente armonioso e socievole. Ed infine, vale la pena di citare anche  gnammo.com, la community in cui gli iscritti, volta per volta, possono decidere se ospitare, oppure essere degli gnammers, ossia coloro che accettano l’ invito a cena.