Tutto pronto per Miss Tiffany Universe: corona e fascia alla transgender più bella [GALLERY]

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E’ tutto pronto, o quasi, per dare via a questa nuova edizione della kermesse di bellezza a Bangkok in Tahilandia, Miss Tiffanu Universe, il concorso di bellezza per transgenders. Uno spettacolo che celebra la bellezza di quelle donne che purtroppo ancora oggi molte persone non reputano tali, ma li etichettano come “quelle cose” e “quegli individui”

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Sono emozionate ed agitate, si aggirano fra i camerini e dietro le quinte con fare nervoso. Una sistemata ai capelli, si spostano nervosamente il ciuffo dalla fronte, si guardano le unghie e sospirano in attesa di iniziare le prove. Sono le aspiranti Miss Tiffany Universe, un concorso di bellezza che si svolge a  Bangkok in Thailandia. E’ tutto pronto, o quasi, per dare via a questa nuova edizione della kermesse di bellezza. Fin qui, nulla di strano, se non fosse che le partecipanti sono tutte transgenders. Uno spettacolo che celebra la bellezza dunque, di quelle donne che purtroppo ancora oggi molte persone non reputano tali, ma li etichettano come “quelle cose”, “quegli individui”. Eppure, dando un’occhiata dietro le quinte, si respira aria di attesa e di festa, proprio come qualunque ragazza che partecipa ad un concorso di bellezza: c’è emozione, attesa, trepidazione, tanta speranza. Le ragazze giocano tra di loro, alternano momenti di tensione dovuti alla competizione a momenti di gioco e relax: si fanno selfie, ridono fra di loro, si scambiano consigli come fossero amiche da sempre tutte accumunate dal fatto che vogliono vincere, vogliono avere quella corona e quella fascia. Ma in comune hanno ben altro, non solo la voglia di vincere ed essere incoronata la più bella, ma sono tutte ragazze che hanno attraversato un passato non certo semplice, fatto di malessere, senso di inadeguatezza, il sentirsi sbagliata e fuori contesto, oggetto di sguardi indiscreti e anche a volte di qualche insulto di troppo. 

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Ma chi sono davvero i transgenders? Oggi giorno si tende a fare molta confusione a riguardo. In linea generale, affidandosi al significato letterale del termine ovvero trans (oltre) gender (genere sessuale, sessualità), con il termine transgenders dovrebbero essere identificate tutte quelle persone che  non si riconoscono nel proprio genere sessuale dettato ed imposto dalla propria natura biologica (ovvero se si è nate femmine e maschi).  Quindi, se si adotta come significato questo, allora nella famiglia dei transgenders (seppur risulta odioso classificare delle persone in categorie rigide e schematiche) rientrerebbero tutte quelle persone che hanno una sessualità diversa rispetto a quella che suggerisce il proprio corpo: sia lesbiche sia omosessuali, ma anche transessuali. Ma c’è una differenza sostanziale fra gay e transessuali. Mentre i gay, seppur attratti da persone del loro stesso sesso sono soddisfatti della loro dimensione fisica e non si sentono intrappolati nel loro corpo (per intenderci, le lesbiche adorano essere donne ed amare le donne così come gli omesessuali amano il loro corpo maschile e sono attratti dagli uomini).

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Per i transessuali invece la dinamica è leggermente più complessa. Il tansessuale è quella persona che inizia un percorso di trasformazione fisica per diventare del genere sessuale desiderato e che dunque si sente infelice con il corpo che gli ha donato la natura:  il transessuale è ad esempio un uomo gay (attratto da uomini) che vuole avere un corpo da donna e fa di tutto per avercelo. Quindi il termine transessuale indica solo una delle categorie in cui si può suddividere il mondo transgenders. Inoltre, è bene soffermarsi su un altro aspetto. Perchè non ci sono solo le persone che su propria volontà iniziano un percorso di trasformazione del proprio corpo come accade per i transessuali, ma anche quelle che nel corso della loro vita, durante la fase di sviluppo, iniziano una trasformazione fisica e psichica assolutamente spontanea dettata dalla loro natura biologia di transgenders appunto: per intenderci, nascono bambini ma nell’adolescenza diventano giovani donne, o viceversa. Insomma come la trasformazione di una crisalide, che da bozzolo diventerà una farfalla.  

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Questa realtà è sicuramente una delle più delicate da affrontare. Mentre in tutti gli altri casi è la volontà della persona che seguendo le proprie pulsazioni modella il suo corpo, nel caso specifico a causare la trasformazione è una particolare conformazione genetica.

Aldilà della suddivisione in categorie che appare a tratti anche molto forzata e fuori luogo, ma spesso è necessaria per fare ordine fra le idee delle persone che ancora sono  confuse al riguardo. Che sia transgenders o meno, ciò che conta  è che sono prima di tutte persone. L‘unica categoria in cui dovrebbero essere comprese è quella di essere umano, al pari di tutti gli altri a prescindere dalle loro inclinazioni e gusti sessuali, perchè, come le immagini di queste ragazze suggeriscono, si emozionano, piangono, ridono, scherzano ed hanno la sensibilità proprio come qualunque donna e come qualunque uomo.