Alessandro Michele: il direttore creativo Gucci, un orgoglio tutto italiano

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La rivoluzione di Gucci è un orgoglio tutto italiano. Alessandro Michele, il fenomeno che stupisce tutti

Alessandro Michele, romano di 42 anni, con un diploma presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma, un’esperienza lavorativa  nella maison Fendi, direttore creativo di Richard Ginori arriva in casa Gucci nel 2002, ricoprendo ruoli sempre più importanti.

L’esordio.

Gucci lo sceglie per disegnare insieme al suo team creativo la collezione maschile Autunno/Inverno 2015 – 2016: sette giorni per preparare la collezione, senza dubbi né timori. In passerella vengono aboliti letteralmente i confini tra maschile e femminile, non più il solito macho. Michele avrà la responsabilità di tutte le collezioni di prodotto, nonché dell’immagine del marchio. E’ riuscito a dominare qualsiasi testata giornalistica, persino Time 100 lo ha definito l’unico italiano dell’ anno.

Il nuovo Gucci.

Una moda e un stile che hanno a che fare con l’imperfezione e il vintage. Nelle sue collezioni un’estetica lontana dalle idee di Frida Giannini, precedente stilista del marchio: più aggressiva e un po’ punk, con nuove campagne non tradizionali col suo unico intendo di ritornare alla creatività. La trasformazione è avvenuta anche negli accessori, con prodotti pensati per un pubblico più giovane. Nella sua prima creazione olfattiva femminile, Gucci Bloom,  ha impiegato molto del suo romanticismo e un’ allure artistica e floreale.

La rivoluzione fashion della Primavera – Estate 2017.

L’intera collezione presentata da Alessandro Michele colpisce ancora: fra vintage e dettagli futuristici, dal forte appeal massimalista. Partendo dai capi basici fino ad arrivare ad abiti da sera scenografici, ricchi di ruches che si alternano a completi maschili, completi sartoriali in stile tapestry con ricami, bluse con fiocchi e cardigan oversize. Lunghezze varie e colori che vanno dal classico bianco o nero, al rosso, verde, giallo e azzurro. Per la collezione borse si ispira ad epoca: dagli anni ’50, ’60 e ’70, ad influenze pop, rinascimentali fino ai colori orientali, carichi e mescolati. Le forme sono squadrate sia per tracolle che handbag, perfette per look da giorno con particolari aggiunti per i look formali serali. Su molti modelli è riportato il logo a caratteri gotici, tornando indietro nel tempo in atmosfere medievali  e molte stampe sono reinventate.