Nessuno lo sa, ma questo vecchio trucco delle nonne moltiplica il ferro nelle lenticchie: provaci subito

Scopri come semplici accorgimenti in cucina, suggeriti dagli esperti, possono aumentare la biodisponibilità del ferro nelle lenticchie e migliorare la salute

Le lenticchie sono da sempre considerate un’ottima fonte di ferro, un minerale fondamentale per la produzione di emoglobina e quindi per il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Tuttavia, l’assorbimento del ferro contenuto nelle lenticchie e, più in generale, nei legumi, è spesso limitato da fattori naturali che ne riducono la biodisponibilità. Se non si adottano alcune semplici strategie, il corpo umano riesce a utilizzare solo una piccola frazione del ferro presente in questi alimenti vegetali.

Il ferro nelle lenticchie: un’analisi dettagliata

Lo specialista in ematologia ed emoterapia, dottor Manuel Viso, noto per le sue ricerche nel campo della nutrizione e della salute, sottolinea che «le lenticchie contengono più ferro della carne, ma il ferro presente in esse è di tipo non eme, che viene assorbito solo tra il 2 e il 5% dall’organismo». Questo contrasta fortemente con il ferro eme, che si trova nella carne e viene assorbito molto più efficacemente.

Il motivo principale di questa differenza risiede nella composizione chimica degli alimenti: «Nella carne il ferro è protetto da specifiche proteine, mentre nelle lenticchie e nei legumi, composti come tannini, fitati e polifenoli ostacolano l’assorbimento del ferro», spiega il dottor Viso. Anche il consumo contemporaneo di bevande come caffè, tè o cola può ulteriormente limitare l’assimilazione del minerale.

Strategie efficaci per potenziare l’assorbimento del ferro

Fortunatamente esistono diversi rimedi casalinghi, spesso considerati trucchi della nonna, che possono migliorare significativamente la quantità di ferro assorbita dal nostro organismo. Il dottor Viso consiglia di arricchire i piatti a base di lenticchie con alimenti ricchi di vitamina C, un cofattore che favorisce la conversione del ferro non eme in una forma più facilmente assimilabile. L’aggiunta di succo di limone, pomodori, peperoni, oppure di frutta come fragole, kiwi e arance, aumenta la biodisponibilità del minerale. Ingredienti come aceto possono anch’essi svolgere un ruolo positivo.

D’altro canto, è importante evitare il consumo contemporaneo di alimenti ricchi di calcio, come yogurt o formaggi, poiché il calcio compete con il ferro per l’assorbimento intestinale. «Meglio consumare latticini a distanza di almeno un paio d’ore dalle lenticchie», raccomanda l’esperto.

lenticchie benefici

Lenticchie: così sono ancora più buone – Mitindo.it

Un altro accorgimento consiste nell’ammollo dei legumi per almeno 8 ore prima della cottura, seguito dallo scambio dell’acqua di ammollo, pratica che riduce la presenza di fitati. Inoltre, processi come la fermentazione e la germinazione dei legumi incrementano la disponibilità del ferro. L’inclusione di alimenti fermentati come il miso o i crauti può favorire l’assorbimento grazie ai probiotici che mitigano gli effetti negativi dei fitati.

Le raccomandazioni alimentari si allineano con l’attenzione verso il bilanciamento nutrizionale necessario per ottimizzare l’assorbimento dei nutrienti, come nel caso del ferro da legumi.