Il fascino delle ragazze ‘morbide’ approda anche in Calvin Klein: ecco l’intimo con Myla Dalbesio

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myla1L’esercito delle curvy avanza. La casa di moda Calvin Klein punta su un volto nuovo e su una modella dai contorni meno esili epiù morbidi. E’ la giovane Myla Dalbesio, modella plus size che ammicca sulle nuove pubblicità di intimo del moto marchio. Se in passato Kate Moss testimonial per CK ci aveva abituati ad un corpo esile e filiforme, la bella Myla sfoggia forme leggermente più arrotondate.

Tuttavia, lei stessa fa fatica a collocarsi fra le grandi taglie ma al tempo stesso non esibisce quella magrezza a cui ci siamo abituati. Rispetto alle ragazze ‘stecchino’ di passerella e riviste, Myla è ‘più in carne’.

In un’intervista con Elle.com ha ammesso di essere “più grassa della altre ragazze di Calvin Klein. Sono a metà strada, non abbastanza magra per stare con le magre e non abbastanza grassa per stare con quelle grasse, e non ho trovato un posto. Questa campagna mi ha dato una bella sensazione.”

Forse questo suo essere in bilico, o in forma, dipende dai punti di vista, ha sollevato più di una polemica: “Come fai a definirti una ragazza plus size?”, hanno commentato molti utenti su Twitter evidentemente compiaciuti dalla bellezza della ragazza che non è né scheletrica né cicciona. In generale si può dire che la fisicità di Myla si avvicina alle ragazze comuni, alle ragazze che vediamo per strada, al lavoro e all’università, che stanno attente all’alimentazione senza eccessi, e che si accettano in un corpo prima di tutto sano.

La linea Perfectly Fit è stata creata per celebrare e soddisfare le esigenze di donne diverse” ha detto la portavoce di Calvin Klein al DailyMail. “E le immagini hanno lo scopo di comunicare che la nostra nuova linea è la più inclusiva e disponibile in un’ampia gamma di formati”.

Myla ha parlato in passato del suo tentativo di perdere peso, per uniformarsi alle taglie più richieste dall’haute couture, ma dopo varie diete, ha rinunciato, si è accettata così com’è ed è stata premiata.

Una rivoluzione per la casa di moda Calvin Klein, insomma, ma anche una piccola vittoria per chi da anni condanna i mass media di lanciare slogan pro-magrezza tramite le modelle.