Milano Fashion Week 2015: Francesco Sconamiglio porta in passerella le rose [GALLERY]

  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
  • LaPresse/Diego Chiarlo
    LaPresse/Diego Chiarlo
/
LaPresse/Diego Chiarlo
LaPresse/Diego Chiarlo

Rose, rose e ancora rose da Francesco Scognamiglio, che sceglie il fiore più profumato come emblema della sua collezione per il prossimo inverno. Una proposta di grande eleganza giocata tra “sensualità e purezza”, le qualità che lo stilista napoletano associa alla rosa e al tipo di donna che immagina di vestire. Ci sono delle rose imbottite di pelle sul grembiule in tulle portato sul pantalone fitted, ci sono delle rose nella fodera trapuntata in seta rosa del cappotto di astrakan, ci sono ancora delle rose ricamate a cordone sugli abiti leggerissimi in seta rosa antico. Quando non appare il fiore, ci sono i suoi petali, scintillanti di luce sull’abito in velluto, destrutturati sull’abito lunghissimo con dei ricami tridimensionali sulle spalle, ingabbiati nel collarini che stringono al collo le velette che coprono il volto delle modelle. C’è una certa aria notturna e anche un po’ vintage negli abiti di organza bianca con bordature ricamate, nelle sottovesti con rose stampate, nei cappotti neri maschili senza allacciature, con grandi revers che li fanno assomigliare a vestaglie, portati con morbide maglie in mohair rosa o salvia. In mano, clutch di pelle e metallo o ‘Giusy’, il primo modello di borsa lanciata da Scognamiglio, una semisfera in pelle con manico rigido su cui attaccare charms come il cornetto portafortuna, che porta il nome della madre dello stilista. Scognamiglio, che ha vestito Emma per la serata inaugurale del festival di Sanremo, commenta così le critiche ricevute dalla cantante-valletta per le sue mises: “mi è piaciuto il mio risultato di Emma a Sanremo, non ho seguito le altre serate in cui si e’ scelta da sola i vestiti, ma da quello che ho letto – dice – mi pare che non siano andate bene come la prima“.