“Parenti serpenti”: come affrontare le feste in famiglia

Famiglia-pranzo-di-NataleQuanti di voi con l’avvicinarsi delle feste hanno problemi di salute? Problemi di salute legati quasi sempre allo stress e all’ansia al sol pensiero di dover incontrare i famosi “parenti serpenti” che non vorremmo incontrare?  “Le occasioni di incontro sono obbligate, ma non sempre gradite“, spiega Edi Salvadori, psicopedagista e counselor relazionale Voice Dialogue. “Le famiglie sono una entità sempre più complessa e conflittuale. Generalmente si tenta di evitare le situazioni e gli incontri non graditi, e quando ciò non è possibile il corpo ci segnala il disagio emotivo con sintomi semplici ma emblematici: nausea, disturbi digestivi, mal di stomaco, mal di testa. Molti di questi disturbi possono essere ricondotti a conflitti emotivi che si innescano in situazioni di stress. Negli ultimi anni ho notato un aumento di questo disagio proprio dopo le feste. Fra le persone che seguo, una su quattro riferisce un peggioramento delle condizioni in questo periodo“.
Non a tutti piace l’ambiente familiare, soprattutto ai giorni d’oggi in cui le famiglie possono essere “strane”, allargate, con figli avuti da precedenti matrimoni, ex coniugi, suoceri, consuoceri ecc ecc.. Inoltre mancano sempre di più i “grandi vecchi”, figure a cui veniva riconosciuto un ruolo di mediazione e la capacità di sedare conflitti e di ristabilire equilibri.
malessere-post-feste-fitoterapiaEcco allora che durante le occasioni d’incontro familiare percepiamo nettamente se in questo schema siamo in armonia o meno. I sintomi di questo messaggio della psiche sono tipici: tutti quelli gastrointestinali, e talora disturbi cutanei che fanno pensare a un’allergia. Li attribuiamo spesso ad una alimentazione più pesante, abbondante, pensiamo di aver bevuto di più. In realtà – aggiunge l’esperta – esiste un filo diretto tra alcuni sintomi e le emozioni che vi soggiacciono, basta saperle interpretare. Sono le situazioni e le persone quello che non riusciamo a ‘digerire’“.
Esiste un modo per cercare di non stare male in queste situazioni: “è ritirarsi per qualche minuto in un luogo tranquillo, sedersi con gambe e braccia rilassate, oppure stare in piedi, e portare l’attenzione sul respiro, facendo in modo che l’aria attraversi i tre livelli, pancia, diaframma e petto, immaginando di spingerla verso il basso, anche se all’inizio fa un po’ di fatica a scendere” aggiunge l’esperta. “Un semplice esercizio di respirazione può essere eseguito anche prima di uscire di casa: la respirazione profonda è infatti uno dei metodi più antichi per riequilibrare corpo, mente, spirito ed emozioni. Esiste un meccanismo di rinforzo automatico negativo che, quando siamo sotto tensione, ci rende più inclini a reagire ad aggressioni anche minime, mentre se siamo rilassati percepiamo in maniera nettamente inferiore gli stimoli negativi“.