L’eredità è uno dei motivi per cui molte famiglie litigano e per cui finiscono per non parlarsi più, per anni o per sempre. È un argomento assai delicato che ha regole ben precise e a cui non si può far altro che attenersi, eccezioni a parte. Tra i problemi che portano zizzania in una famiglia, ci sono i debiti dei genitori.
Le ragioni per cui un genitore fa debiti possono essere di vario tipo, e non c’è sempre il luogo comune del “non vuole pagare”. Purtroppo può accadere che si perda il lavoro, o che non si riesca a tenere il passo di tasse, contributi e quant’altro perché si guadagna troppo poco, o ancora, si possono contrarre malattie, o avere imprevisti di altro genere.
Certo è che per la legge un debito resta tale, e nella gran parte dei contesti deve essere saldato. La buona notizia, però, per coloro che ereditano, è che non tutti i debiti sono trasmessi ai figli. Ciò vuol dire che alcuni di essi non andranno a carico di chi eredita. Ma quali sono, in dettaglio?
Eredità, non tutti i debiti sono trasmessi ai figli: da questi c’è scampo
Quando una persona muore e lascia un’eredità, chi succede può decidere se accettarla o meno.

Eredità, quali sono i debiti dei genitori che non si tramandano ai figli-mitindo.it
In linea generale, i figli, accettando l’eredità, si fanno carico anche dei debiti dei genitori. Se non accettano, però, non hanno nessun obbligo da assumersi, in questo senso.
Bisogna rammentare che un’eventuale rinuncia all’eredità deve occorrere entro 10 anni dal decesso della persona.
Fortunatamente, è bene sapere che ci sono debiti che non passano ai figli, perché si estinguono con il decesso della persona che li ha contratti. Stiamo parlando, nel dettaglio, di multe e sanzioni amministrative, oppure obblighi di mantenimento, nonché contratti di lavoro o incarichi che il soggetto aveva assunto quando era ancora in vita.
Ci sono, invece, debiti che possono essere trasmessi agli eredi, come quelli contratti con il Fisco, tra cui tasse non versate, accertamenti ecc. Tuttavia, le sanzioni fiscali si concludono alla morte del soggetto. Anche i debiti condominiali passano agli eredi.
Se il dovuto è molto elevato, va ricordato anche che vi è la possibilità di tutelarsi dal sovraindebitamento nel momento in cui il debitore è ancora in vita, grazie alla legge 3/2012, che dà strumenti per cancellare i debiti che non si possono sostenere, evitare che sui figli ricadano debiti troppo elevati e concedere la possibilità di ricominciare.

