Conto deposito vs Poste: boom di guadagni se vincoli 5.000 euro

Dove conviene investire e dove si guadagna di più tra la banca e le Poste, di seguito il confronto tra gli strumenti più utilizzati

Mettere a confronto un conto deposito e le soluzioni delle Poste può sembrare semplice ma non lo è. Ecco dove e perché conviene investire.

Quando si cercano strumenti sicuri per far fruttare i propri risparmi, infatti, è normale imbattersi nei due classici protagonisti del risparmio italiano: i conti deposito bancari e le formule proposte da Poste Italiane.

Senza ombra di dubbio entrambi offrono un livello di sicurezza che rassicura i piccoli risparmiatori, però scegliere quale sia davvero più conveniente non è immediato e, anzi, spesso le differenze non sono così palesi come ci si potrebbe aspettare.

Conto deposito delle banche o soluzioni delle Poste? Ecco cosa scegliere

Prima di svelare quale sia la soluzione che, sulla carta, può rendere di più in dodici mesi, vale la pena entrare nella logica che guida questi prodotti, perché solo così si può comprendere davvero cosa aspettarsi alla fine dell’anno.

Da un lato troviamo il prodotto Supersmart di Poste Italiane, una soluzione che ormai tutti conoscono e che negli anni è diventata uno dei punti di riferimento per chi vuole un prodotto finanziario semplice, lineare e, soprattutto, sicuro. Tra i suoi principali vantaggi c’è infatti l’assenza totale di spese di gestione, un aspetto che pesa sempre di più in un’epoca in cui molti strumenti finanziari rischiano di erodere il rendimento già prima di distribuirlo.

A questo si aggiunge una certezza fondamentale: il capitale è garantito dallo Stato italiano, un dettaglio che rappresenta forse la ragione principale per cui molti risparmiatori continuano a preferire le Poste alle banche.

Il rovescio della medaglia, però, è legato proprio ai rendimenti. Se da un lato la versione Supersmart Plus riesce a offrire percentuali più interessanti, dall’altro i normali piani Supersmart non brillano per generosità e spesso, al netto delle tasse, lasciano poco margine al guadagno effettivo.

Conto migliore per investimenti

Tra poste e banca cosa conviene e perché – mitindo.it

In altre parole, si tratta di un prodotto estremamente sicuro, molto facile da capire, ma che non sempre permette di ottenere un ritorno significativo sul capitale vincolato.

Dall’altra parte della comparazione troviamo i conti deposito bancari. Anche in questo caso la sicurezza non manca, grazie alla garanzia del FITD che tutela fino a 100.000 euro per depositante. Considerando un vincolo di un solo anno, è logico prendere in esame la versione vincolata, quella che infatti permette alle banche di offrire tassi più alti rispetto alle linee libere.

Inoltre, alcune banche prevedono perfino la possibilità di svincolare il deposito in anticipo senza perdere tutti gli interessi maturati fino a quel momento, un dettaglio che per molti rappresenta un compromesso ideale tra sicurezza e rendimento.

La realtà, però, è che su entrambi i fronti i rendimenti oscillano spesso intorno al 2% annuo lordo, una cifra che, senza ombra di dubbio, non fa gridare al miracolo ma che va interpretata con la giusta prospettiva. Questi strumenti, infatti, non sono pensati per generare grandi guadagni, bensì per proteggere il capitale dall’erosione causata da tasse, spese e inflazione. In altri termini, cercano di conservare il potere d’acquisto nel tempo, offrendo un piccolo ritorno che, pur non essendo esaltante, garantisce tranquillità e stabilità.

Dunque, dove si guadagna di più vincolando 5.000 euro per un anno? La risposta, senza entrare in tecnicismi esagerati, è che i conti deposito bancari vincolati tendono leggermente a superare il Supersmart tradizionale delle Poste, soprattutto quando si intercettano promozioni mirate o offerte lanciate da banche online particolarmente competitive. Tuttavia, la differenza reale non è mai clamorosa e spesso si parla di poche decine di euro in più sul totale dell’anno.

In definitiva, si tratta di scegliere tra la massima sicurezza istituzionale delle Poste e un potenziale rendimento leggermente più alto con un conto deposito bancario. In entrambi i casi, però, siamo davanti a strumenti pensati per tutelare il risparmio più che per moltiplicarlo, un obiettivo che, per molti italiani, rimane ancora oggi la priorità assoluta.