Made in Italy, sfida per l’artigianato della moda piemontese

Dalla crisi a un nuovo Rinascimento: l’artigianato della moda piemontese si reinventa tra tradizione, lusso sostenibile e innovazione digitale per conquistare il futuro del Made in Italy

Il Made in Italy non è solo un marchio: è un racconto di mani sapienti, di botteghe dove la tradizione incontra il design, di materiali pregiati trasformati in capolavori di stile. Oggi, in Piemonte, il settore artigiano della moda attraversa una fase di trasformazione. Negli ultimi sei anni hanno cessato l’attività 229 imprese, ma il futuro non è scritto: sta nascendo un nuovo modo di intendere l’artigianato, più esclusivo, sostenibile e orientato al lusso consapevole.

In un mondo che corre verso la produzione di massa, il vero lusso diventa il tempo dedicato a creare un capo unico, un accessorio irripetibile, una scarpa su misura. È qui che l’artigianato piemontese può fare la differenza.

Innovazione e tradizione: il binomio che salva il Made in Italy

La sfida per le imprese artigiane non è solo sopravvivere, ma evolvere. L’adozione di tecnologie digitali, e-commerce su misura e produzioni a impatto zero stanno aprendo nuove opportunità. Boutique e atelier, un tempo nascosti nelle vie dei centri storici, ora parlano al mondo intero grazie a piattaforme digitali e collaborazioni con stilisti emergenti.

“Il futuro della moda artigiana sarà sempre più esclusivo e sostenibile”, afferma Samantha Panza, presidente Abbigliamento di Confartigianato Imprese Piemonte. “La qualità delle nostre produzioni è ciò che il mondo ci invidia: dobbiamo trasformarla in un asset ancora più forte”.

Dal Tavolo di Crisi al Rinascimento artigiano

Il Tavolo di Crisi convocato dal Governo per il 6 agosto rappresenta un’opportunità per definire strategie concrete a sostegno del settore. Confartigianato chiede agevolazioni per investimenti green e per formare nuove generazioni di artigiane e artigiani, in grado di innovare senza perdere l’anima delle botteghe storiche.

“È il momento di un Rinascimento dell’artigianato – sottolinea Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte – dove tradizione e futuro camminano insieme”.

Il nuovo Made in Italy è slow, esclusivo e irresistibile

Mentre il fast fashion perde appeal, cresce il desiderio di capi che raccontino storie, di accessori che siano simboli di identità e non solo tendenze passeggere. Il Made in Italy del futuro sarà più consapevole, più green e soprattutto più chic.

Si presenta l’occasione perfetta per riscoprire il piacere di scegliere abiti che durano nel tempo, realizzati da mani esperte che trasformano ogni dettaglio in un’opera d’arte. Perché la moda più elegante è quella che rispetta il pianeta e celebra l’unicità di chi la indossa.

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