Non sarà un inedito per la selezione azzurra alle Olimpiadi Invernali. La Nazionale di curling, infatti, partecipò anche a Torino 2006. In quell’occasione, però, la qualificazione avvenne per via del fatto che l’Italia era Paese ospitante. In questo caso, invece, gli atleti nostrani hanno guadagnato la qualificazione storica sul campo, battendo in una partita tiratissima la Danimarca. L’Italia può, dunque, essere considerata la Cenerentola del gruppo, anche se non lo è per davvero. La sorte ha voluto che l’Italia affrontasse subito i super favoriti del Canada. I nord-americani, infatti, campioni in carica avendo vinto la medaglia d’oro a Soci, sono i primi candidati a primeggiare anche in Corea. Anche le quote li vedono favoritissimi contro gli azzurri, visto che sono pagati appena 1.06 volte la posta. La partita inaugurale per la squadra italiana ci sarà il 14 febbraio. In seguito, l’avversario successivo sarà la Svizzera, sempre nella stessa giornata. Dopodiché una partita al giorno fino al 19 febbraio, dove i nostri affronteranno USA, Danimarca, Giappone, Gran Bretagna e Corea Del Sud. Il 20, invece, doppia sfida contro Svezia e Norvegia. Questa prima pare viene chiamata round robin, da cui usciranno le quattro nazioni che si sfideranno in semifinale. Come detto, gli azzurri hanno scritto una vera e propria pagina di questo sport, riuscendo a qualificarsi con meriti sportivi per la prima volta. Dopo l’edizione di Torino, nel nostro Paese si è riscontrata un vero e proprio boom di una delle specialità più antiche e curiose degli sport invernali, che è risultata la specialità più cliccate dei Giochi Olimpici Italiani ed è riuscita a tenere incollati al video quasi quattro milioni di spettatori durante le fasi eliminatorie e le fasi finale.
Il più emozionato di tutti sarà sicuramente Joel Retornaz, l’unico della squadra che era già a Torino. Tornare alle Olimpiadi dopo 12 anni è motivo di orgoglio ma soprattutto sinonimo della sua bravura e delle sue qualità. Assieme a lui, dei giovani interessanti ma soprattutto di grandi doti, come Amos Mosander. Classe ’95, ha scalato le gerarchie ma ha saputo soprattutto essere già decisivo, piazzando la stone decisiva per il trionfo contro la Danimarca nel torneo preolimpico di Plzen. La prestazione del preolimpico ha permesso anche a Simone Gonin, il nostro secondo tiratore, di essere convocato; uno dei compiti più duri tocca sicuramente a Daniele Ferrazza, che è il lead, colui che tira lo stone per primo a ogni end. Nelle ultime prestazioni ha dimostrato di avere qualità tecniche ma soprattutto mentali per gestire le situazioni. Rivestirà sicuramente un ruolo fondamentale. Infine, il jolly della squadra sarà Andrea Pilzer, che partirà come riserva, ma che avrà sicuramente l’occasione di mettersi in mostra.
Insomma, ci siamo anche nel curling e non vogliamo essere una comparsa.