Stop ai prelievi gratis al Bancomat: da oggi paghi queste cifre

Da oggi scatta ufficialmente il prelievo a pagamento dagli sportelli Bancomat, segnando la fine di un’era di prelievi gratuiti.

Questa novità rappresenta un impatto significativo per tutti i correntisti, soprattutto nelle aree dove la presenza fisica delle filiali si sta riducendo drasticamente, contribuendo a una crescente cosiddetta “desertificazione bancaria”.

Il fenomeno della desertificazione bancaria indica la progressiva chiusura di sportelli e la disattivazione degli sportelli Bancomat in molte zone, soprattutto nelle aree meno urbanizzate. Questa tendenza, già in atto da tempo, ha portato da un lato a un risparmio di costi per gli istituti di credito, ma dall’altro ha creato un diffuso disagio tra la popolazione, con particolare riferimento agli anziani, meno avvezzi alle nuove tecnologie digitali.

Con questo contesto, l’introduzione della commissione sui prelievi Bancomat si inserisce come una misura ulteriore per migliorare i bilanci degli enti bancari, che negli ultimi anni hanno visto aumentare i costi di gestione dei conti correnti e ridursi i guadagni derivanti dai depositi. La chiusura di molte filiali è quindi parte di una strategia più ampia di contenimento dei costi da parte delle banche.

Tuttavia, non tutto è negativo: è stata infatti prevista una nuova modalità di prelievo nei negozi autorizzati, come le tabaccherie, dove sarà possibile ritirare contanti fino a una certa soglia, dietro pagamento di una commissione. Questa soluzione mira a compensare in parte l’indisponibilità di sportelli automatici e a garantire un accesso più capillare al contante, pur se a costi superiori rispetto al passato.

Il circuito Bancomat e le sue evoluzioni

Il circuito Bancomat S.p.A., con sede a Roma, gestisce i servizi di prelievo di denaro contante dagli sportelli ATM in Italia, oltre ai pagamenti tramite POS e ai pagamenti digitali istantanei con Bancomat Pay. Nato nel 1983 con la prima carta di debito a banda magnetica, ha evoluto nel tempo le sue funzionalità includendo anche il circuito PagoBancomat per i pagamenti elettronici nei negozi.

Ad oggi, i dati indicano che le carte Bancomat e PagoBancomat attive nel nostro Paese superano i 36 milioni, con un numero di terminali POS che ha raggiunto 1,7 milioni e circa 53.000 sportelli ATM, dato sostanzialmente stabile negli ultimi anni. Nonostante la stabilità numerica degli ATM, la loro presenza non è più garantita ovunque, con conseguenti disagi locali.

L’adozione della digitalizzazione dei pagamenti è stata rafforzata dal lancio di Bancomat Pay nel 2019, un servizio che consente pagamenti istantanei tra cittadini ed esercenti, compresi gli acquisti online, ma la necessità di contante resta ancora significativa per molti utenti, soprattutto per fasce di popolazione meno digitalizzate.

La chiusura degli sportelli tradizionali e l’introduzione di costi sui prelievi obbligano i correntisti
Impatti sulla clientela e strategie bancarie(www.mitindo.it)

La chiusura degli sportelli tradizionali e l’introduzione di costi sui prelievi obbligano i correntisti a rivedere le proprie abitudini di gestione del denaro. Il trasferimento del prelievo di contanti presso esercizi commerciali e tabaccherie, pur innovativo, comporta limiti di importo e commissioni da pagare, fattori che possono gravare economicamente soprattutto sulle categorie più vulnerabili.

Le banche, d’altro canto, stanno spingendo verso l’uso di conti correnti digitali con servizi innovativi, come nel caso di Crédit Agricole Italia, che propone conti a canone zero, carte di debito gratuite per i primi anni, e prelievi illimitati nelle proprie filiali, oltre a un’assistenza dedicata tramite app e gestori digitali. Tali offerte rappresentano una risposta alle nuove esigenze di mercato, ma non tutti i clienti possono o vogliono adottare pienamente la gestione digitale.

Il fenomeno in atto riflette una trasformazione profonda del sistema bancario italiano, che mira a una maggiore efficienza e sostenibilità economica, ma che necessariamente impone una fase di adattamento per i cittadini.

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