Ogni singolo elettrodomestico della nostra casa, ogni giorno, consuma un quantitativo di energia che va ad accumularsi e, alla fine del mese o del bimestre, da il totale dell’energia consumata in un mese e, quindi, il relativo costo della bolletta.
Ma ci sono dei modi giusti e corretti per utilizzarli e, di conseguenza, anche per attuare un risparmio che dia respiro alle nostre tasche. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Bolletta troppo alta? Ecco una soluzione
Le bollette, specie quelle dell’energia elettrica, ogni mese sono sempre più care. Si cerca, per quanto possibile, di risparmiare utilizzando solo gli elettrodomestici estremamente utili e necessari e, invece, di mettere da parte quelli che, al momento, non servono o possono essere accantonati. Ma è sempre la scelta più giusta da fare? Forse non del tutto.
C’è da osservare che ce ne sono alcuni che consumano più di tutti gli altri: sapevi che ce ne è uno, che di sicuro abbiamo tutti in casa, che ogni giorno ha la capacità di consumare quanto ben 65 frigoriferi attivi tutti insieme? Sembra assurdo ma è così: si tratta della tv. Come è possibile tutto questo? Cerchiamo di scoprirlo insieme.
Si chiama, infatti, “consumo in stand by”, ovvero un elettrodomestico che consuma anche quanto è spento. Apparentemente spento: si perché non dimentichiamo che la tv ha sempre quella lucina rossa accesa, segno che è in corrente e che può essere accesa, usando il telecomando, da un momento all’altro.
Attenzione ai caricabatterie del cellulare
Ma ci sono anche altri dispositivi che non sono così comuni quanto una tv o un frigorifero che, anche se non li usi, possono procurarti un consumo di corrente che non immagini.

Un esempio? Il caricabatterie del cellulare lasciato nella presa della corrente, ma senza cellulare attaccato. Quante volte lo abbiamo lasciato così: la fretta di uscire o, perché, sappiamo che lo riuseremo di lì a qualche ora.
Niente di più sbagliato: anche lui così consuma corrente e noi paghiamo. Un caricabatterie lasciato costantemente inserito può assorbire tra 0,1 e 0,5 watt all’ora, che in un anno equivalgono a circa 4,4 kWh di energia, con una spesa che può aggirarsi intorno ai 10-12 euro annui solo per questo dispositivo inutilizzato.
Ovviamente, la soluzione più giusta e ovvia è quella di staccare il caricabatterie dalla presa di corrente una volta terminato il suo utilizzo, ma anche l’uso di caricarbatterie certificati e di buona qualità può aiutarci a risparmiare.