Acqua in bottiglia, non tutte fanno bene ai reni: i marchi da evitare assolutamente

Non tutte le acque in bottiglia sono uguali e alcune possono influenzare negativamente i reni se assunte con frequenza o in determinate condizioni.

Gli esperti di nefrologia sottolineano come la composizione minerale dell’acqua abbia un ruolo determinante nel supporto o nella compromissione della salute renale. L’acqua, infatti, non è solo un elemento idratante, ma un vero e proprio veicolo di minerali che possono influenzare il metabolismo renale. In particolare, l’acqua troppo ricca di sodio o di solfati può rappresentare un rischio per chi soffre di problemi renali o di ipertensione.

Secondo le ultime ricerche, l’eccesso di sodio nell’acqua potabile può aumentare la pressione arteriosa e stressare i reni, favorendo la comparsa di complicanze come la ritenzione idrica o la formazione di calcoli renali. Al contrario, acque con basso contenuto di minerali, soprattutto con un basso residuo fisso, risultano più indicate per chi deve preservare la funzionalità renale.

Quali acqua in bottiglia sono consigliate e quali evitare

Analizzando le tipologie di acqua minerale disponibili sul mercato italiano, si distingue tra:

  • Acque oligominerali o minimamente mineralizzate, con residuo fisso inferiore a 500 mg/l, generalmente raccomandate per chi soffre di patologie renali.
  • Acque ricche di minerali, come quelle con alto contenuto di sodio o di calcio, che possono risultare controindicate in caso di insufficienza renale o di ipertensione.

Tra le acque da preferire, rientrano molte acque oligominerali italiane come la San Benedetto, la Norda e la Sant’Anna, caratterizzate da un basso residuo fisso e da un contenuto di sodio limitato. Queste sono spesso indicate anche per l’alimentazione dei bambini e per chi necessita di un apporto minerale controllato.

Al contrario, è opportuno limitare il consumo di acque ad alto contenuto di sodio, come alcune acque termali o particolarmente ricche di sali minerali, che possono essere dannose se assunte quotidianamente in grandi quantità. Esempi di queste sono alcune acque etichettate come “medicinali” o “terapeutiche”, il cui consumo deve essere sempre consigliato da un medico.

acqua in bottiglia: le marche da evitare se non vuoi problemi ai reni
Quali acqua in bottiglia sono consigliate e quali evitare – mitindo.it

Per mantenere in salute i reni, oltre alla scelta dell’acqua giusta, è fondamentale seguire alcune semplici regole di idratazione:

  • Bere la giusta quantità d’acqua, generalmente tra 1,5 e 2 litri al giorno, salvo diverse indicazioni mediche.
  • Preferire acque con basso contenuto di sodio e residuo fisso, soprattutto per chi ha una predisposizione a problemi renali o cardiovascolari.
  • Evitare l’assunzione eccessiva di acque ricche di minerali senza indicazione medica.
  • Consultare sempre un professionista sanitario in caso di patologie renali, per ricevere indicazioni personalizzate sull’apporto idrico e minerale.

In questi ultimi anni, la consapevolezza sull’importanza della qualità dell’acqua è cresciuta anche grazie a campagne informative e studi scientifici che evidenziano come una scelta oculata possa contribuire significativamente a prevenire malattie renali e a mantenere un corretto equilibrio elettrolitico nell’organismo.

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