Disturbi digestivi: cosa mangiare per attenuarli

La difficoltà nella digestione è qualcosa che può capitare a tutti noi, con differenti sintomi in base a ciò che abbiamo mangiato e alla sensibilità del nostro organismo rispetto a determinati alimenti. La cattiva digestione, in particolare è una problematica che riguarda diversi ambiti della salute, da quella dell’intestino a quella mentale e, quindi coinvolge tutto il nostro corpo.

Peraltro si tratta di un’azione molto importante perché ci permette di trovare l’energia utile a svolgere le principali funzioni vitali. Tuttavia talvolta può diventare problematica e, quindi, svelare la presenza di disturbi e patologie a carico dell’intestino.

Per esempio in molti casi di cattiva digestione potrebbe essere utile informarsi su come curare i diverticoli, mentre, in altri casi, sarà necessario valutare test e analisi per intolleranze o allergie. Insomma i disturbi della digestione sono lo specchio della salute dell’intero organismo e, dal momento che sono comuni a numerose patologie, è necessario consultare il medico quando i casi smettono di essere sporadici o occasionali.

Quali sono le principali cause dei disturbi digestivi?

Tra le principali cause dei disturbi digestivi, di norma, rientrano le cattive abitudini alimentari, le porzioni troppo abbondanti o le problematiche di tollerabilità di certi cibi. Ci sarebbero da considerare anche i casi in cui, malauguratamente, ci nutriamo con alimenti conservati mali, situazioni molto pericolose che possono dare vita a intossicazioni anche molto gravi.

In ogni caso la mancata digestione parte sempre da ciò che è contenuto nei nostri pasti e dal modo in cui ci nutriamo. Piatti troppo abbondanti o pesanti, cotture molto complesse e mix di tanti ingredienti in una sola portata possono risultare difficili da digerire, anche al più robusto degli intestini.

Pertanto le occasioni di convivialità sono da gestire con moderazione e, soprattutto, da abbinare sempre a generose bevute di acqua che aiutano certamente a digerire meglio. Infine ci sono le cattive abitudini di vita, ovvero tutte quelle azioni che non favoriscono la digestione, come il riposino postprandiale o andare a letto subito dopo aver cenato.

Alimentazione mirata e costanza

Per risolvere i problemi di digestione occorre aumentare i pastisani” e gestire con più attenzione quelli meno sani. In particolare suggeriamo di aumentare il consumo di fibre vegetali e di ridurre quello di alcolici, bevande gassate e zuccheri complessi.

Le porzioni di alimenti pesanti e molto conditi andrebbero ridotte drasticamente mentre acqua, frutta e verdura possono essere assunte in quantità maggiori, cercando di raggiungere l’obiettivo di almeno cinque porzioni giornaliere.

Per ottenere risultati e, quindi, miglioramenti della digestione tangibili, ci vorrà del tempo. Già a partire dai primi pasti si potrà sentiremo la differenza tra mangiare in modo poco sano e il nutrirsi con un bel piatto saporito e nutriente. In ogni caso dovremo dare il tempo al nostro intestino di riequilibrarsi e, magari, sostenerlo con integratori e probiotici o farmaci riequilibranti appositi, acquistabili senza ricetta medica. Chiaramente anche il consumo di acqua e lo stile di vita più movimentato aiuteranno, nel breve periodo, a ritrovare un po’ di serenità intestinale.