Stretching: perché è così importante?

Lo stretching, contrariamente a ciò che si può pensare, non è solo un complemento per altri sport. Infatti, fino a qualche anno fa, si praticava solo prima o dopo l’attività fisica, senza regole precise. Attualmente, però, si può considerare un’attività autonoma, che permette di mantenere il corpo flessibile, la postura corretta e movimenti più sciolti. Anzi effettuando regolarmente i cosiddetti esercizi di allungamento mirati è possibile anche migliorare notevolmente i dolori muscolati, in modo da non doversi trovare poi a curare il mal di schiena o simili problematiche dolorose.

Che cosa è lo stretching?

Lo stretching è un termine che significa “allungamento” e indica gli esercizi che prevedono l’allungamento dei muscoli. Attraverso lo stretching, si consente maggiore afflusso di sangue ai muscoli, si combatte la rigidità muscolare e si favorisce la consapevolezza del proprio corpo. La nascita dello stretching deriva dagli Stati Uniti: molte persone, infatti, individuano Bob Anderson come suo inventore. È poi sbarcato oltreoceano qualche decennio fa. Attualmente, è possibile distinguere tre diversi tipi di stretching: dinamico, statico e isometrico. Nel primo caso, vengono effettuati gli stessi movimenti, in maniera controllata, al fine di migliorare l’elasticità di tendini e muscoli. Infatti, il muscolo agonista si contrae rapidamente, allungando quello antagonista, mediante movimenti “a rimbalzo”. Quello statico, è un tipo di stretching ispirato dallo yoga, che prevede l’assunzione di una determinata posizione da tenere per circa 25 secondi, al fine di rilassare un determinato muscolo. Infine, lo stretching isometrico, è una forma avanzata di allenamento, che permette di raggiungere il massimo range di allungamento. Tuttavia, solo chi ha una preparazione atletica adeguata può praticarlo.

Lo stretching contro il mal di schiena

Spesso chi segue un programma specifico per migliorare il benessere della propria schiena non attribuisce la giusta importanza ai cosiddetti esercizi di allungamento, meglio conosciuti con il termine “stretching”. Anzi, in molti tendono a omettere del tutto questa particolare fase dell’attività fisica, magari reputandola inutile o noiosa poiché normalmente viene effettuata all’inizio dell’attività fisica o alla fine della stessa. Tuttavia, per attenuare (o per prevenire) il mal di schiena è importante riacquistare la propria elasticità perduta, senza limitarsi esclusivamente a voler aumentare la forza muscolare. Pertanto, questa tipologia di attività fisica permette di alleviare le tensioni e di migliorare l’elasticità della muscolatura paravertebrale e lombare. Anzi, non è esagerato affermare che, durante il primo periodo in cui si avverte il dolore alla schiena, ovvero quando l’infiammazione e il dolore non si sono ancora risolti del tutto, l’attività fisica da effettuare dovrebbe essere solo ed esclusivamente lo stretching. Più precisamente, si dovrebbero effettuare sia esercizi di scarico, sia esercizi di decompressione della colonna vertebrale, come ad esempio sdraiarsi a terra supini, portare le ginocchia al petto avvicinandole il più possibile con l’ausilio delle braccia e mantenere così la posizione per venti secondi almeno, rilassarsi per qualche secondo e ripetere l’esercizio due volte almeno.

Lo stretching per le articolazioni

Uno dei vantaggi principali dello stretching è la capacità di mantenere le articolazioni giovani. Infatti, spesso ci si può sentire irrigiditi, poco flessibili e limitati nei movimenti, oppure percepire una sensazione di stanchezza anche quando si sta a riposo. Per questo motivo, è possibile praticare dello stretching mirato al ringiovanimento dell’apparato locomotore, capace di coinvolgere i muscoli, i tendini, le ossa e le articolazioni. Il tutto senza dover svolgere chissà quale attività fisica complessa, anzi. D’altronde, se il fisico non viene allenato, i movimenti sono sempre più limitati, a causa dei cali di energia e dell’usura delle articolazioni, che non vengono lubrificate correttamente. Lo stretching, inoltre, rallenta la calcificazione del tessuto connettivo e sollecita le fibre muscolari, evitando le contratture e i traumi muscolari e articolari. Insomma, svolgere con una certa continuità gli esercizi di allungamento può essere un vero e proprio toccasana per il proprio corpo.