Capire l’arte: ci pensa una scarica elettrica al cervello

guidischoen-arte-start-opening-gallerie-d14Vi è mai capitato, magari durante una gita scolastica, di visitare un museo, magari il Louvre, e di non provare niente guardando le opere d’arte esposte? Non tutti amano l’arte, o meglio non tutti la capiscono. Per chi vuole iniziare a capirla ecco un metodo trovato e studiato da un gruppo di scienziati dell’università Milano-Bicocca: una mini-scarica elettrica al cervello. Lo studio ha conivolto 24 giovani dai 19 ai 28 anni, divisi in due gruppi. Il primo ha eseguito l’esperimento vero e proprio, il secondo un compito di controllo. Il primo, dopo aver osservato al computer 70 immagini astratte (quadri astratti e schizzi) e 80 figurative (quadri realisti, quadri impressionisti e post impressionisti, fotografie di paesaggi rurali e urbani), ha espresso l’apprezzamento di ciascuna figura su una scala da 0 a 100.Successivamente, a tutti i componenti del gruppo è stata applicata una neuro-stimolazione con corrente a bassa intensità tDcs (Transcranial direct current stimulation) alla corteccia dorso laterale prefrontale sinistra, attraverso piccoli elettrodi: in una sessione la stimolazione era vera, in un’altra era finta (placebo).
Dopo la neuro-stimolazione i partecipanti hanno guardato nuovamente le immagini, esprimendo di nuovo il proprio gradimento, che per le immagini figurative aumentava del 3%, rimanendo invece invariato per le immagini astratte. Nessun cambiamento si registrava invece dopo la stimolazione placebo.
Il secondo gruppo (campione controllo) ha guardato le stesse immagini, ma il loro compito è stato quello di esprimere un giudizio sui colori di quadri e fotografie: in questo caso, dopo la stimolazione elettrica vera non sono state rilevate differenze di giudizio.
Il lavoro è coordinato da Zaira Cattaneo, ricercatrice di psicobiologia e psicologia fisiologica al Dipartimento di psicologia della Bicocca e al Brain Connectivity Center-Irccs Mondino di Pavia, con il contributo di Carlotta Lega, dottoranda in psicologia alla Bicocca, Albert Flexas, Enric Munar, Camilo J. Cela-Conde dell’università delle Isole Baleari e di Marcos Nadal dell’università di Vienna.
Nel nostro studio, per la prima volta – commenta Cattaneo – abbiamo dimostrato che l’innalzamento della eccitabilità della corteccia prefrontale sinistra tramite la tecnica tDcs induce un aumento nell’apprezzamento estetico di opere d’arte figurative ma non astratte. Abbiamo utilizzato la stimolazione cerebrale per studiare cosa accade nel nostro cervello quando osserviamo qualcosa di bello, che si tratti di un’opera d’arte o di un paesaggio“.