Ecco “Cangiari”: il nuovo marchio di moda anti-‘ndrangheta

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cangiariSi chiama “Cangiari” il marchio di moda eco-etico di fascia alta che approda per la prima volta in Italia. Il marchio è di proprietà del Gruppo Cooperativo Goel, gruppo promosso dalla Uman Foundation presieduta da Giovanna Melandri, e che raccoglie diverse imprese sociali in Calabria, e opera per il riscatto delle comunità locali. Non a caso i nomi scelti per il gruppo Goel, la cui radice biblica vuol dire “liberatore“, e per il marchio “Cangiari” che vuol dire “cambiare” in idioma calabrese. La collezione disegnata da Paulo Melin Andersson è stata presentata sabato 6 Luglio all’AltaRoma AltaModa. Il marchio Cangiari si affida all’artigianalità, all’etica e alla sostenibilità ambientale. I tessuti sono prodotti al telaio a mano, richiamando così l’antica tradizione della tessitura calabrese, unita a ricerca e innovazione. I tessuti e i capi sono realizzati con materiali e colorazioni biologiche, per il rispetto dell’ambiente e di chi indossa i capi. La filiera di produzione è tutta made in Italy, e mette al lavoro persone svantaggiate e che lottano contro la ‘ndrangheta e contro tutto ciò che nega la dignità del popolo calabrese. “Cangiari – ha dichiarato Giovanna Melandri – rappresenta un’incursione nel mondo della moda con una collezione di altissima qualità che rovescia quasi un paradigma che finora ha visto il sociale sempre presentato con un’aria un po’ dimessa. L’esperienza di Cangiari è perfettamente in sintonia con la mission di Uman: la nostra migliore impresa per sostenere l’impresa sociale migliore. Per questo, abbiamo deciso di promuovere una connessione virtuosa tra un settore importante come il fashion in Italia e una realtà di moda etica, ovvero tra Altaroma e Cangiari. L’evento non si limita – aggiunge la presidente di Uman Foundationad essere uno dei tanti e bellissimi momenti espositivi di Altaroma ma vuole essere un’occasione per promuovere un’esperienza di contrasto alla cultura dell’illegalità, che passa attraverso la creazione di buona occupazione, in una delle zone piu’ difficili del nostro meridione. Questo evento non sarebbe stato possibile senza il fondamentale contributo di Altaroma con cui si è stabilita una cooperazione anche con il MAXXI: un’interconnessione tra moda e arte. Il nuovo brand è “tutorato” dall’ imprenditore Santo Versace, di origini calabresi, con la collaborazione di Carlo Rivetti e il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana.