Emma Bonino a favore dell’eutanasia: chiede che gli italiani possano morire con dignità

Emma Bonino parla dell’eutanasia, chiede che gli italiani possano morire senza che si ledano i suoi diritti di libertà :”spero che non si debba vivere l’umiliazione di andare in Svizzera per morire in dignità”

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Il tema dell’ eutanasia è uno dei più controversi del periodo che viviamo, è difficile esprimersi e persino riflettere sull’argomento. E’ uno di quei temi che la mente lambisce ma immediatamente respinge,  non si ci vuole interrogare, perché si cadrebbe inevitabilmente in inconciliabili contraddizioni. Se si affronta da cristiani, non ci si sente di dare un giudizio, di dire che sia giusto scegliere di rinunciare alla propria invivibile vita, fatta di dolori lancinanti e aspettative di vita inesistenti. E’ meglio aspettare che la morte faccia il suo naturale e sofferto cammino, o è meglio arrendersi prima di iniziare l’ultimo agone, sapendo che ci si arriverebbe sfiniti e storditi dalla condizione di inerme stato, a metà tra morto e vivo? Emma Bonino a Maria Latella  a “L’intervista” su Sky TG24, esprime l’urgenza di varare una legge sull’eutanasia, ciascun individuo deve essere libero di non volere una vita che non è più tale e che non ha speranza di essere vissuta, ognuno ha diritto di scegliere, con la dovuta responsabilità di voler morire con dignità nel suo Paese: “morire in dignità. Spero che il

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Parlamento discuta la proposta che c’è e spero che non si debba vivere l’umiliazione di andare in Svizzera per morire in dignità-dice la Bonino- Non ce lo meritiamo noi italiani.” Poi parla il suo percorso di malattia, della lotta contro il cancro ai polmoni, le difficoltà che inizia a soffrire dal momento che mente e corpo non vivono più in simbiosi, e della morte:”La sento molto lontana. Ho più paura del dolore. Come dicono i miei medici il dolore serve per individuare i sintomi, dopo è inutile. La terapia deve evitarlo…Il momento peggiore è quando mi sento una stanchezza, una spossatezza incredibili, ad esempio ora che sto facendo due radioterapie al giorno ed è davvero faticoso. Sentire che il corpo non ti risponde, tu gli dici “alzati, vai a comprare il giornale” e il corpo non risponde, non si alza, beh questo è davvero incredibile. I momenti migliori sono tanti, ad esempio quando incontro le persone che mi dicono: “Hai ragione tu. Io non sono il mio tumore, io sono un cittadino, sono molto di più di questo”. Poi le viene chiesto se fosse pentita di non avere un figlio e lei:“Non sono una capace di dire “per sempre”. E un figlio, che ti piaccia o no, è per sempre“.